Lo senti il brivido?
La senti la vita?
Poracci quelli che vedeno,
Ma non sentono,
Quello che noi pochi umili viviamo...
La vita...
Noi stessi...
Ci accendiamo...
Magari per strada,
Urlando a squarcia gola,
Martellando con dolcezza dei bonghi,
Come non abbiamo fatto mai,
Perché ogni volta siamo diversi,
Oppure su un prato,
Stesi a guardare le stelle,
O a correre con continue giravolte,
In un vitalismo panico,
Che solo un acido può regalare,
O ancora in balli sfrenati,
Dove scintille di sudore schizzano,
Perché ferro ha trovato ferro,
E così continueranno finché non si consumeranno,
Tanto ora vanno a fare sesso dentro i fori,
O anche per terra,
Come un povero tossico,
Che prima del collasso,
Compone su uno straccio la poesia,
Che tanto ti farà commuovere,
O piuttosto in un Filosofo,
Che dalla mattina alla sera studia,
Ed in altre giornate tutto il tempo pensa,
Sfornando tra le più meravigliose idee,
Che nel rompere ogni schema e prendere forma in un'opera,
Lo rendono felice e regalano al lettore la possibilità di esserlo,
O infine in quello buttato la,
Con la canna in bocca,
E l'immaginazione che gli riempe i polmoni,
Che tra un affanno e l'altro,
Prova a fare del sogno il reale e ci riesce,
Tu invece hai mai fatto qualcosa?
Hai mai sentito il cuore battere forte?
Hai mai sentito la fatica dell'essere se stessi?
Hai mai dato scandalo solo per essere felice?
Hai mai vissuto per tua sola colpa...?
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