In questo frastuono mi passa un'idea,
di quelle che sono lì,a portata di mano.
Sta notte i sogni vanno da soli,
escono di fretta,senza disturbare...
E le parole a che cosa servono?
E le labbra che mi raccontano?
Le scuse,frasi fatte d'occasione,
in tutto questo non trovarsi più.
Ed io voglio soltanto capire...
figure retoriche sparate all'unisono,
facce appese ad aspettare un segnale,
noiosi cipressi senza ombra per sopire.
E lontano ci sarai essenzialmente tu,
nel tuo attico in centro,
due sorrisi di diverso colore,
indovini pronti a bastonare le mani.
E lontano,partire per cicatrizzare,
descrivere difetti da non capire mai.
di quelle che sono lì,a portata di mano.
Sta notte i sogni vanno da soli,
escono di fretta,senza disturbare...
E le parole a che cosa servono?
E le labbra che mi raccontano?
Le scuse,frasi fatte d'occasione,
in tutto questo non trovarsi più.
Ed io voglio soltanto capire...
figure retoriche sparate all'unisono,
facce appese ad aspettare un segnale,
noiosi cipressi senza ombra per sopire.
E lontano ci sarai essenzialmente tu,
nel tuo attico in centro,
due sorrisi di diverso colore,
indovini pronti a bastonare le mani.
E lontano,partire per cicatrizzare,
descrivere difetti da non capire mai.
Poesia scritta il 31/08/2017 - 02:04
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