sui corsi e le altre vie del mercato
ho lasciato dietro me.
l’orma del mio bacio di eterno innamorato.
Vivo sempre intensamente ogni mia visita
accarezzando il tuo volto dolce e vellutato,
e quando arrivo,
ti abbraccio come fa un bambino con sua madre,
un uomo con l’amante
da sciocco, perenne, folle conquistato.
Ti stringo sempre al collo forte e tremolante.
per restare legato a te,
sfiorarti con le labbra
per non perdere
nemmeno il bagliore di un istante
Resto tutto il tempo a te vicino.
Desiderando imprimere le bellezze
a partire dal tuo mare sino al Santo monte Pellegrino.
E poi la residenza di Rosalia,
l’amata imperatrice, la perenne protettrice
a cui la città devota prega ai suoi piedi beati.
Canta, ride e balla come fosse
Lei l’unica regina del creato più felice
Son davvero geloso di te Palermo
e non vorrei dividerti mai con nessuno
e in eterno.
In ogni incontro rubo e nascondo nelle mie tasche vuote
i sorrisi, le delizie e le ore intense della vita.
Lo vedi, ho scritto oggi, anche su te la mia storia
che s’intreccia come per magia.
Oramai lo so che la tua esistenza
s’attorciglia inesorabilmente con la mia.
Perdonami se pronunzio
queste frasi sconclusionate.
Considerale solamente dette
da un illuso innamorato impasticciate.
Adesso parto
ma presto ritornerò,
per ribaciarti,
amarti per tutto
il tempo che più non conterò.
(L’immagine ad acquerello allegata, così pure le altre che accompagnano i precedenti brani, sono dello stesso autore)
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