Che ne sarà di noi?
Chi ci pensa a noi?
disgraziati senza dio,
con le mani sempre sporche,
e un bersaglio sulla fronte
disegnato con il sangue.
Chi ci pensa a noi?
disgraziati senza dio,
con le mani sempre sporche,
e un bersaglio sulla fronte
disegnato con il sangue.
Chi ci pensa a noi?
poveracci senza più sogni,
che non credono più in niente,
e se ne stanno in riva al mare
con le spalle infreddolite.
Lontani da tutto.
Traditi dal mondo.
Calpestati e derubati,
masticati e poi sputati,
...come rifiuti.
Ma cosa sanno gli altri?
dei nostri cuori fatti a pezzi,
dei nostri occhi spenti e stanchi,
che non hanno più la forza
per fare a botte con la vita.
Noi messi da parte.
Abbandonati,
nascosti giù in cantina,
etichettati come mostri...luridi e deformi,
che se il cielo non ci vede,
...sono tutti più tranquilli.
...Che ne sarà di noi?
di questo nostro girotondo,
se anche il cielo come niente
può crollare all'improvviso,
e noi lì senza riparo,ce ne andremo col sorriso.
Poesia scritta il 17/11/2017 - 20:22
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Commenti
Intensa opera,complimenti
marco cugnata 18/11/2017 - 15:58
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