E fa quasi rumore
il tuo odore
la tua mancanza che si espande
nella stanza,
rompe vetri
abbatte muri.
È un capriccio
un supplizio
spalanca braccia
e scompone la faccia
mentre sfiori con sensi gelidi
le mie mani fredde
e non lo sai
hai paura
mentre tremi e soffochi
il tuo uragano dentro
non te lo chiedi ma lo sai
che stato di guerra
c'est moi.
il tuo odore
la tua mancanza che si espande
nella stanza,
rompe vetri
abbatte muri.
È un capriccio
un supplizio
spalanca braccia
e scompone la faccia
mentre sfiori con sensi gelidi
le mie mani fredde
e non lo sai
hai paura
mentre tremi e soffochi
il tuo uragano dentro
non te lo chiedi ma lo sai
che stato di guerra
c'est moi.
Poesia scritta il 18/11/2017 - 09:34
Letta n.990 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
molto bella
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 18/11/2017 - 21:15
--------------------------------------
Una poesia su un amore ingombrante, qui quasi nel vero senso della parola. Apprezzata. Giulio Soro
Giulio Soro 18/11/2017 - 14:01
--------------------------------------
Bellissima!!
Rosi Rosi 18/11/2017 - 13:46
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.