mentre il gelo imporpora di bianco la strada.
Sta nascosto dietro un cartellone.
Non apprendo nulla da questa situazione.
La mia ombra si perde sul selciato,
mentre i cancelli del giardino sono chiusi.
Si potrebbero ammirare i gladioli, i gigli, le gerbere,
e molti altri fiori variopinti e profumati.
So che a te piacciono i fiori.
Li metti nei vasi e li annaffi accuratamente.
Vorrei che la stessa cura la dedicassi a me.
Ancora tu.
Faccio pochi passi in direzione nord,
e sento il freddo vento accarezzarmi la schiena.
Ululati si sentono in lontananza.
Ma io non resisto senza di te.
Ora arriva un passante dall’aspetto goffo e orripilante,
e mi chiede se sto aspettando Lucia.
Fa proprio il tuo nome e mi dice che non verrà quell’oggi.
Poi mi guarda con un sorriso strano e se ne va.
Mi alambicco su chi possa essere quell’uomo,
ma non lo ritrovo nella mia memoria.
Ora non mi resta che abbandonare il crocicchio.
Senza aspettare ancora tu.
Poesia scritta il 30/11/2017 - 14:10Voto:  |  su 2 votanti  | 
	

Anna Rossi  
 04/12/2017 - 02:46 
  
  
Gianny Mirra  
 01/12/2017 - 18:21 
  
  
  
  
ALFONSO BORDONARO  
 01/12/2017 - 13:42 Interessante racconto il tuo. Saluti.
Luca.

Luca Fiazza  
 01/12/2017 - 00:13 Simpatica composizione anche originale fuori dal comune Notte
  
  
  
  
  
  
  
mirella narducci  
 30/11/2017 - 23:59 Singolare...
Buona serata
Adriano Martini  
 30/11/2017 - 22:27 
  
  
 bravo Giulio

enio2 orsuni  
 30/11/2017 - 20:55 
  
  buona serata
GIANCARLO POETA  DELL'AMORE  
 30/11/2017 - 19:16 
Paolo Ciraolo  
 30/11/2017 - 17:00 
                        


