Imbrigliati in un carpe diem
istanti distinti catturati su instagram
il tam tam infinito di variopinti smartphone
nativi digitali in una foresta di tweet
istanti distinti catturati su instagram
il tam tam infinito di variopinti smartphone
nativi digitali in una foresta di tweet
innocenti e imprevedibili smorfie
in preda al delirio dei selfie
volti improvvisati in pixel rivelati
dispersi in un mare di post
alla ricerca disperata di un like
aggrappati alla speranza un debole link
sotto i riflettori accesi di una cultura snack
liberi sguardi imprigionati nel web.
Poesia scritta il 03/12/2017 - 16:36
Letta n.1277 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Angosciante incalzare di termini tecnologici per rappresentare la npstra realtà.
Bravo
Bravo
Grazia Giuliani 03/12/2017 - 21:45
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poesia tecnologica che rappresenta in modo eloquente il mondo in cui viviamo.
Buon link ...scusa, buona selfata..
Buon link ...scusa, buona selfata..
Adriano Martini 03/12/2017 - 21:42
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Ciao Paolo caro in questa poesia hai
racchiuso purtroppo una amara realtà.
racchiuso purtroppo una amara realtà.
Dipendiamo ormai da tutta questa tecnologia che ha portato via
quel comunicare con la dolcezza del cuore...quanto era bello quando si scrivevano lettere lunghe d'amore...
e quando dialogo tra persone.
Tutto questo sembra un lontano ricordo
perché come dici te siamo imprigionati
nel Web.
Ciao caro e complimenti per questa
profonda riflessione che hai condiviso con tutti noi.
Maria Cimino 03/12/2017 - 21:14
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