Nel vespro di un ticchettio del tempo
ove per un occhio attento,
si smorza il fermento
di luci e di suoni,
i colori sbiadiscono
nella fuliggine del ricordo.
E’ lì che si anima un mondo,
dove, ridesto,
dipingo sulla tela del mio tempo.
Un incesto di colori,
che di volta in volta mutano d’intensità
e glorificano un ricordo
verso cui si cala un sentimento.
Boccheggio e sgomento,
lascio che il mio pennello
si insinui anche sul colore più bello.
E così arranco su sentieri impervi,
mentre dabbasso,
volgendo il mio capo,
un agglomerato di pace
avvolge le case
dei tanti
ignari dei miei affanni.
ove per un occhio attento,
si smorza il fermento
di luci e di suoni,
i colori sbiadiscono
nella fuliggine del ricordo.
E’ lì che si anima un mondo,
dove, ridesto,
dipingo sulla tela del mio tempo.
Un incesto di colori,
che di volta in volta mutano d’intensità
e glorificano un ricordo
verso cui si cala un sentimento.
Boccheggio e sgomento,
lascio che il mio pennello
si insinui anche sul colore più bello.
E così arranco su sentieri impervi,
mentre dabbasso,
volgendo il mio capo,
un agglomerato di pace
avvolge le case
dei tanti
ignari dei miei affanni.
Poesia scritta il 06/12/2017 - 19:30
Letta n.1090 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
molto sentita e apprezzata, ottima
enio2 orsuni 07/12/2017 - 15:12
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Bellissime immagini hai racchiuso in questa tua delicata poesia.
il tuo cuore
il tuo cuore
Complimenti Riccardo.
Maria Cimino 06/12/2017 - 22:38
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