FIGLI
Figlie mie, non vorrei esser padre quando serve,
ma colui che non vi ha fatto mancar niente,
sapessi cosa fare, per aprirvi il cuore e le menti,
vorrei che nella mia vita, foste più presenti.
Lo so! Sono un carattere da prender con le molle,
se sapeste tutto l’amore che ho per voi mie belle,
abbraccereste il mare senza mai veder fine,
viaggereste notte e giorno senza trovar confine.
Non datemi promesse e limitati istanti d’amore,
trasformate le mie delusioni in profumato fiore,
non badate a ciò che dico, lo faccio perché vi amo,
vorrei sentirvi dire:- babbo! Noi per te ci siamo.
Quel giorno che ognuna di voi è venuta alla vita
per noi che vi abbiam voluto è stata gioia infinita,
condurvi all’età maggiore è stata una dolce fatica,
l’amore per i figli è innata in noi, è storia antica.
Come era bello quando da bimbe venivate in contro
a braccia aperte, mi accoccolavo, stupendo scontro,
vi stringevate al mio collo, fino a soffocarmi,
come eravate dolci, come erano belli quegli anni.
Non chiedetemi perché, ancora voglio quell’affetto,
non lasciatemi soffrire all’ombra datemi rispetto,
voglio anche io ricordare il mio passato di bambino,
coccolatemi come una mamma, statemi più vicino.
Voto: | su 11 votanti |
Parole che pronunciate da un padre dovrebbero avere un immediato amorevole riscontro....
Bellissima davvero questa tua poesia così paterna!
ma questa volta, filiale
chi ha detto che "crescendo" nn abbiamo bisogno di tenerezza? anzi, si ritorna un po' bambini e le coccole date, spesso, tornano indietro
dolcissima, mio caro Poeta
ps: stessa cosa, nn posso votare. Spero stasera.
Sei dolcissimo
Una dedica a cuore aperto...un abbraccio sei meraviglioso
spero la leggano, è splendida!
Ciao!
Un messaggio esaustivo per chi è lodato e non è ricambiato come un genitore spera...
Quartine intense quanto vere...
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Bellissima
Complimenti.