Silenzio, 
pietre arse al suolo volte,
rosse di un carminio di dolore.
Il vento porta in sé la fine,
sdradicato è l'albero fiorito
dove un tempo riposava il fanciullo,
dissotterrato è il seme,
non germoglierà.
Va il piede, veloce, alla terra grondante.
Polvere tra le rocce aguzze,
non più riparo ma trappola.
Dov'è...?
Non si vede più;
un altro gentile animo cade, nel silenzio;
il silenzio del trambusto.
pietre arse al suolo volte,
rosse di un carminio di dolore.
Il vento porta in sé la fine,
sdradicato è l'albero fiorito
dove un tempo riposava il fanciullo,
dissotterrato è il seme,
non germoglierà.
Va il piede, veloce, alla terra grondante.
Polvere tra le rocce aguzze,
non più riparo ma trappola.
Dov'è...?
Non si vede più;
un altro gentile animo cade, nel silenzio;
il silenzio del trambusto.
Poesia scritta il 24/03/2018 - 14:37Letta n.1149 volte.
                        			
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