Voi siete i cavalieri
che cavalcano liberi
verso un tramonto malinconico
Il cavaliere della lacrima,del sorriso,
della rabbia,
della paura e della carne.
In questa terra che porta un silenzio
così profondo e così decadente.
Voi mi accompagnate..
Scrivo a te persona che non vuoi leggermi,
che non vuoi ascoltarmi,
che non vuoi più comunicare con me.
Hai tagliato il ponte che ci univa,
ma solo dalla tua parte è crollato,
da questo lato resistono ancora
colori pieni di speranza e di calore.
Cavalchiamo insieme cavalieri,
ma non toglietemi la speranza
di un nuovo giorno
e di un nuovo respiro.
Lasciatemi i vostri doni
anche se non tutti sono così
apprezzati e desiderati,
credo però nell’utilità di quello che portate.
Se c’è qualcosa che è scomparso
che sembra dissolto nel vuoto,
eco di uno spirito vagante,
chiedo a voi di riportalo indietro.
Per colmare
questo corpo che perde gocce di vita
come una diga perforata e piangente,
in questa vacuità,
in questa disperazione
che voi lanciate a piene mani.
Tutto si abbatte
su di noi come schiaffi disumani.
Non posso sapere
quanto potrò resistere
con questo peso,che farebbe impallidire
un incudine di piombo,
per quanto schiaccia e
massacra le mie carni.
Qui ormai sembra che ognuno
pensi solo a se stesso,
per salvezza,per egoismo
o per un desiderio di annullamento
della mente e dell’anima,
che non trovo giustificato.
Dovrò cercare sconosciuti per trovare
un po’ di compassione,di comprensione
o di un abbraccio solare
che mi scaldi un po’ il cuore?
Ognuno è rinchiuso nel proprio rifugio
e nessuno guarda oltre.
Non c’è un finale
non ci sono belle parole.
Davanti a me c’è solo un immenso
deserto arrugginito,
con luci spente e soffocanti.
Non voglio correre verso
questo territorio di aride illusioni
e sabbie mobili
che ti risucchiano,ti rendono come
un uomo invisibile,in un mare di solitudine.
Questa è la percezione del vuoto assoluto.
che cavalcano liberi
verso un tramonto malinconico
Il cavaliere della lacrima,del sorriso,
della rabbia,
della paura e della carne.
In questa terra che porta un silenzio
così profondo e così decadente.
Voi mi accompagnate..
Scrivo a te persona che non vuoi leggermi,
che non vuoi ascoltarmi,
che non vuoi più comunicare con me.
Hai tagliato il ponte che ci univa,
ma solo dalla tua parte è crollato,
da questo lato resistono ancora
colori pieni di speranza e di calore.
Cavalchiamo insieme cavalieri,
ma non toglietemi la speranza
di un nuovo giorno
e di un nuovo respiro.
Lasciatemi i vostri doni
anche se non tutti sono così
apprezzati e desiderati,
credo però nell’utilità di quello che portate.
Se c’è qualcosa che è scomparso
che sembra dissolto nel vuoto,
eco di uno spirito vagante,
chiedo a voi di riportalo indietro.
Per colmare
questo corpo che perde gocce di vita
come una diga perforata e piangente,
in questa vacuità,
in questa disperazione
che voi lanciate a piene mani.
Tutto si abbatte
su di noi come schiaffi disumani.
Non posso sapere
quanto potrò resistere
con questo peso,che farebbe impallidire
un incudine di piombo,
per quanto schiaccia e
massacra le mie carni.
Qui ormai sembra che ognuno
pensi solo a se stesso,
per salvezza,per egoismo
o per un desiderio di annullamento
della mente e dell’anima,
che non trovo giustificato.
Dovrò cercare sconosciuti per trovare
un po’ di compassione,di comprensione
o di un abbraccio solare
che mi scaldi un po’ il cuore?
Ognuno è rinchiuso nel proprio rifugio
e nessuno guarda oltre.
Non c’è un finale
non ci sono belle parole.
Davanti a me c’è solo un immenso
deserto arrugginito,
con luci spente e soffocanti.
Non voglio correre verso
questo territorio di aride illusioni
e sabbie mobili
che ti risucchiano,ti rendono come
un uomo invisibile,in un mare di solitudine.
Questa è la percezione del vuoto assoluto.
Poesia scritta il 07/04/2018 - 23:41
Da Luca Fiazza
Letta n.1006 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
LUCA....La tua percezione di vuoto, credo sia dovuta ad una assenza temporanea di una visione allettante ricca di soddisfazioni e promesse, il deserto avvolge tutti, siamo noi che dobbiamo crearci delle oasi dove ristorare la nostra anima, nessuno è più forte della nostra volontà.
I cinque cavalieri che descrivi per fortuna non sono quei 4 dell'apocalisse e da loro certo non ci salveremo. Ma la rabbia , il sorriso, la paura, le lacrime che ci portano i cavalieri di oggi si possono superare. Hai la mente per non perderti mai nel vuoto, lei non smette mai di sognare. Buona notte Luca
I cinque cavalieri che descrivi per fortuna non sono quei 4 dell'apocalisse e da loro certo non ci salveremo. Ma la rabbia , il sorriso, la paura, le lacrime che ci portano i cavalieri di oggi si possono superare. Hai la mente per non perderti mai nel vuoto, lei non smette mai di sognare. Buona notte Luca
mirella narducci 09/04/2018 - 00:13
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Molto, molto profonda
Atrebor Attertep 08/04/2018 - 17:39
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