Un giorno del mese di luglio,
caldo torrido infernale.
Varcai un luogo,
fra alti ruderi,
un paio d'alberi,
spogliati secchi dal sole.
In una solitudine desertica
al quanto funesta
udivo i miei passi
come un eco da valle,
il miagolio d'un gatto
e uno strido di un vecchio cancello.
Sotto quell’ infernale afa,
mi accorsi
di attraversare un sepolcreto.
In quell' istante
io, non più cosciente,
sussurrai questa frase:
"Ecco un luogo,
dove l'esistenza tace,
e la pace abbonda".
caldo torrido infernale.
Varcai un luogo,
fra alti ruderi,
un paio d'alberi,
spogliati secchi dal sole.
In una solitudine desertica
al quanto funesta
udivo i miei passi
come un eco da valle,
il miagolio d'un gatto
e uno strido di un vecchio cancello.
Sotto quell’ infernale afa,
mi accorsi
di attraversare un sepolcreto.
In quell' istante
io, non più cosciente,
sussurrai questa frase:
"Ecco un luogo,
dove l'esistenza tace,
e la pace abbonda".
Poesia scritta il 19/06/2018 - 16:35
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
La pace forse non è di questo mondo...
Molto bella la chiusa !
Molto bella la chiusa !
PAOLA SALZANO 21/06/2018 - 09:59
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Che splendida chiusa, Salvatore
laisa azzurra 19/06/2018 - 21:24
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Varcare una linea e trovar la pace...
Bella
Bella
Grazia Giuliani 19/06/2018 - 21:02
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Un sussurro di pace...nel silenzio!
Ciao Salvatore che bella esperienza è stata!
Ciao Salvatore che bella esperienza è stata!
Margherita Pisano 19/06/2018 - 18:48
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