E mi feci cogliere,
come un'epifania,
dall'immensità del cielo
e dal profondo senso di smarrimento
nell'essere quel che sono.
come un'epifania,
dall'immensità del cielo
e dal profondo senso di smarrimento
nell'essere quel che sono.
Forse domani, amico mio
forse, domani
ma oggi no
non darmi più retta
ché se ti vedo nello specchio
m'angosci.
Poesia scritta il 22/06/2018 - 17:22
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Commenti
Ciao Michaela, mi dispiace che il mio componimento ti abbia reso triste ma questa non è assolutamente una massima espressione di autocritica o che, semplicemente bisogna trattarsi con un po' di rigore se si vuole ottenere il massimo da sé stessi. Un abbraccio!
Pasquale Sazio 23/06/2018 - 17:27
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Michaela Patricie Zaludova 23/06/2018 - 01:36
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