Alla mia incapacità di vivere dedico i miei sogni
Le lacrime
E i rimpianti
Le dedico le giornate stanche
E le ore inutili
I pensieri sbiaditi
E gli sguardi cupi
Alla mia incapacità di vivere
Io dedico la vita
Che non mi è mai appartenuta
Le gioie delle cose semplici
Che non ho mai riconosciuto
I viaggi sognati
I respiri mozzati
Il cuore che batte
Le corse come sandali alati
E le luci
Stroboscopiche
Degli occhiali bagnati
Gli ombrelli dimenticati
E i pomeriggi sdraiati a non fare niente
Le intermittenze della mente
Presente
Assente
Ruzzola il mondo che non si sa fermare
Prende fuoco il tuo pezzo di puzzle
Che non sai dove deve andare
E piano piano
Scompare.
Le lacrime
E i rimpianti
Le dedico le giornate stanche
E le ore inutili
I pensieri sbiaditi
E gli sguardi cupi
Alla mia incapacità di vivere
Io dedico la vita
Che non mi è mai appartenuta
Le gioie delle cose semplici
Che non ho mai riconosciuto
I viaggi sognati
I respiri mozzati
Il cuore che batte
Le corse come sandali alati
E le luci
Stroboscopiche
Degli occhiali bagnati
Gli ombrelli dimenticati
E i pomeriggi sdraiati a non fare niente
Le intermittenze della mente
Presente
Assente
Ruzzola il mondo che non si sa fermare
Prende fuoco il tuo pezzo di puzzle
Che non sai dove deve andare
E piano piano
Scompare.
Poesia scritta il 09/09/2018 - 18:52
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Commenti
Tante volte non siamo capaci di vivere la vita perchè non ne siamo degni. Facciamo della semplicità una cosa complicata senza capire il vero scopo. Molto bella.
Antonio Girardi 10/09/2018 - 09:18
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Molto bella!
Grazia Giuliani 09/09/2018 - 22:24
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piaciutissima
laisa azzurra 09/09/2018 - 21:14
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Davvero molto bella. Complimenti.
Atrebor Atrebor 09/09/2018 - 20:31
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