città
Dall'alto
d'un'oscura torre,
a un tratto
lacera
il denso velo
della nebbia,
monotono,
il rintocco
di una campana
e si trascina
soffocato
per il buio viscoso,
languendo,
come scosso
da un battaglio d'ovatta si incunea nel cuore
..stanco..
e l'angolo
più non rivela il volto.
d'un'oscura torre,
a un tratto
lacera
il denso velo
della nebbia,
monotono,
il rintocco
di una campana
e si trascina
soffocato
per il buio viscoso,
languendo,
come scosso
da un battaglio d'ovatta si incunea nel cuore
..stanco..
e l'angolo
più non rivela il volto.
Fredda
la nebbia
ingoia
la città dormiente,
e tutto
nel suo
largo seno
involge:
certo
al complice
tepore
di domestiche mura
con carezze
ed illusioni
si ricrea
il mondo
e, altrove,
chiare stelle
accendono
nuovi sogni
nei
trepidanti petti
d'ombre
felici
di morir d'amore...
Poesia scritta il 20/09/2018 - 01:02
Letta n.901 volte.
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Commenti
Bellissime immagini.
Antonio Girardi 21/09/2018 - 09:32
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la città
la solitudine....
ed i piccoli mondi di luce e calore
molto bella, Davide
la solitudine....
ed i piccoli mondi di luce e calore
molto bella, Davide
laisa azzurra 20/09/2018 - 21:21
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DAVIDE....Forse saremo anche ombre come lo sono i nostri sogni, ma l'importante è morir d'amore! Bella
mirella narducci 20/09/2018 - 10:39
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