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NOTTE INSONNE

Lunga la notte,
quando quel maledetto orologio
Sembra ingessato su ogni minuto.
Ti accorgi che il tempo esiste,
perché non passa mai.
Corre la mente,
si aggrovigliano i pensieri.
Il passato, i genitori ormai andati,
i ricordi dell’infanzia.
Poi tante domande
si affacciano alla mente.
Perché vivo?
La scienza a cosa serve ?
Perché il dolore?
Esiste Dio?
Poi giungono i sensi di colpa.
La coscienza comincia a sussurrare
eventi, fatti, circostanze.
A raccontarli tutti a modo suo.
Allora rivoltandosi nel letto
si vorrebbe in qualche modo voltar pagina.
Vorresti succedesse qualcosa.
Ma bisogna credere ai miracoli,
prima di domandarli.



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Poesia scritta il 01/10/2018 - 09:26
Da ALFONSO BORDONARO
Letta n.902 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


ALFONSO...Un miracolo è se si riesce a sopravvivere alla tristezza del tempo che passato non torna più...l’aguzzino si chiama insonnia, ci porta i ricordi su di un piatto d’argento tenendoci svegli in preda ai sensi di colpa. E la notte diventa bianca per poi lasciarci sfiniti all’alba. Poesia molto sentita, bella. Notte.

mirella narducci 01/10/2018 - 23:00

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La tragedia dell'insonnia non è il non dormire, ma l'impossibilità di impegnarsi in qualunque cosa che ci facesse dimenticare il tempo, è la sopraffazione di pensieri di ogni genere, ma sempre negativi.Per cui la mattina ci si alza più stanchi della sera.Mi piacciono molto le tue poesie. Un saluto.

santa scardino 01/10/2018 - 19:17

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La notte amplifica paure e solitudini... il miracolo a volte sta nella luce che, al mattino, ci regala un'altra prospettiva...
Poesia molto bella.

Grazia Giuliani 01/10/2018 - 13:50

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I miracoli forse nn esistono, ma esiste la forza di volontà, l'ottimismo e la capacità di sorridere anche in faccia alla sorte più o meno clemente.
Molto bella, Alfonso

laisa azzurra 01/10/2018 - 13:45

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In una notte insonne la mente é una fucina di pensieri di domande alle quali non sappiamo dare una risposta.Sembra che tutto ci sovrasti perché ci sentiamo inermi in compagnia del buio e di noi stessi.Il giono poi appiana tutto perché è con gli altri che dobbiamo vivere la vita.Poesia molto bella e ricercata come tutte le tue.Ciao Alfonso ben ritrovato.

Antonio Girardi 01/10/2018 - 13:26

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