È strano salutarti
con distacco, e parlare
del tempo che passa
quando conosco
la geografia del tuo corpo
e il suono dei tuoi sospiri
e come prendi il caffè alla mattina.
con distacco, e parlare
del tempo che passa
quando conosco
la geografia del tuo corpo
e il suono dei tuoi sospiri
e come prendi il caffè alla mattina.
È strano incrociarti per caso,
e salutarti di fretta,
e separarci
correndo ognuno
verso impegni sconosciuti,
sapendo di non far più parte
delle tue giornate.
È strano l'imbarazzo,
le frasi di circostanza,
e l'osservarti da distante
pur sapendo indovinare
l'esatta posizione
delle lentiggini
sotto il collo della tua maglietta.
È strano questo sentirmi
impacciata, quando so
che anche tu conosci
la geografia del mio corpo,
e il suono dei miei sospiri,
dopo aver preso insieme
innumerevoli caffè, la mattina.
Poesia scritta il 16/12/2018 - 22:01
Da Clara Basile
Letta n.1023 volte.
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Commenti
Già...succede, a volte... Poesia molto intensa.
Mimmi Due 17/12/2018 - 20:03
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Bella ed originale poesia.
Antonio Girardi 17/12/2018 - 13:16
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