Quest’anno è diventata
davvero bizzosa, vanitosa.
Volta le spalle come una cortigiana capricciosa.
Non vuole saperne di mostrarsi per quel che è,
o meglio dire, luccicante, luminosa,
rispendente e come lo era prima,
una fedele, bellissima
sorridente, giovane sposa.
Eccola invece adesso
è diventata una bisbetica indomata,
furiosa e matta, e fa quel che le pare.
Diventa irritabile, dubbiosa e adirata.
Vuol forse rendere all’uomo “la pari”
per l’inquinamento dell‘aria,
dei monti, dei fiumi e del mare.
Vuol comunicare, in poche parole,
che la bizzarria
non è una sua colpa, una sua opera completa.
Nemmeno un suo inspiegabile capriccio,
piuttosto, la conseguenza dell’uomo
che ha distrutto, inquinato e trasformato
la natura di questo nostro,
che era il più bel pianeta
nel creato.
Ed allora…
di che lamentarsi se la primavera tarda,
non arriva e non ha pietà?
L’uomo faccia un esame di coscienza
di quanto terribile ha distrutto già!
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