Il colle del mistero
La cima dell'invitto colle s'agita
fra dense nubi e nel cielo saetta
e con molte guglie tutto spezza,
squarcia, storce e rende informe.
Sulla neve, che lassù diventa gelo,
giammai si posò mortal piede
a contaminar con l'orma il bianco
e ai nodosi rami di alberi morti
gli uccelli pur stanchi non posano
ma le ali battono ad altro luogo.
Difficoltosa la scalata ed irta assai
ed il misero invano il piede drizza
sul finto piano o sul piccolo dosso
e le dita avvince alle sporgenze o
al rametto incolto tra i sassi rado
perchè al suolo resta o sembra quasi
che la terra s'apre e l'inghiotti.
Nessuno con le sole forze della mano
o dell'adunco piede il colle ha vinto;
solo con la fantasia e l’agile mente
si può salire sulla vetta del mistero.
Solo il poeta pùò.
Poesia scritta il 04/04/2019 - 11:34
Letta n.959 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Bellissima e scorrevole
Francesco Cau 04/04/2019 - 15:51
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Bella come scorre nella lettura
Joshua Risvalli 04/04/2019 - 15:21
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Mi piace
Ernesto D'Onise 04/04/2019 - 13:44
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