L’attesa del terremoto
(ascoltando le viscere della terra)
e gli angeli legati al fiore del loto,
nella serra fasulla che s’affaccia sul mare
(questo mare che di notte ci culla)
(ascoltando le viscere della terra)
e gli angeli legati al fiore del loto,
nella serra fasulla che s’affaccia sul mare
(questo mare che di notte ci culla)
Cosa mi resta da fare ?
Cosa posso domandare ?
La bellezza l’ho sempre sfiorata,
era la rosa a cui strappavo i petali,
l’arida amarezza dei metalli,
il tuffo di testa sul finegiornata.
Poesia scritta il 03/12/2013 - 12:33
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