Cosa si cela nelle acque limpide
della piscina
sulla collina gialla?
Corpi femminili che si immergono,
acqua in movimento
onde d’illusione, immaginate,
reali..
Occhi di sale verde marino
a pelo d’acqua, osservano.
Bocca chiusa, respiro rallentato
sorriso accennato, calore nell’aria,
labbra sfiorate.
Cadono foglie secche d’estate,
ci sono tentacoli di buio
che si insinuano sotto
il pelo delle acque addormentate.
Gambe bianche ondeggiano,
qualcosa sfiora il tuo fianco.
Il vento si eleva
si snoda tra i capelli di fiamma.
Il tempo muta, energia che sale
percezione di un temporale in arrivo.
Brividi di sole sulla schiena,
scariche elettriche di arancio carnale
tra le gambe avvolte.
Sei fuori dall’acqua,
una mano liquida d’inchiostro nero
denuda il tuo seno sensuale.
Pelle bianca calda,
si riflette l’ultimo raggio di sole
nell’occhio della tempesta.
Le acque non sono più luminose,
oscure ora sono diventate.
Chi nuota ancora
nel mormorio della piscina?
Uccelli dorati volano
come lame di saette lucenti
fendendo il cielo di piombo fuso.
Vicino a gocce di paura,
cadono opali di fuoco
nell’acqua rallentano la caduta,
lentamente si sciolgono
come ghiaccio rosso
e cadono ancora
nel profondo segreto.
Il sapore e il profumo
della tempesta in arrivo.
Sei sola, la piscina è vuota
rimanere o scappare,
prima di una visione avvolgente.
Come i tuoi occhi di Urano
avvolti dal buio arcano,
nel fragore del tempo.
Ricorda il tuo nome
e la propensione della tua anima
per la bellezza e la purezza.
Sulla collina gialla che profuma,
in questi frammenti del giorno.
Nelle tue mani aperte
vedi il principio della vita
e non la fine.
Nel vento freddo
tra i tuoi capelli di porpora,
sotto un immenso cielo minaccioso
nel tuo corpo fiero in attesa,
in un sinuoso silenzio.
Nel dolce tocco
della prima goccia di tempesta.
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Ciao Luca
è splendida e dà luogo a varie interpretazioni
anche politiche, se vogliamo
a ognuno la propria, ma di certo quell'acqua cupa e torbida in attesa della tempesta, fa paura davvero