PARIGI
Ho visto tante volte
il tuo volto eppure
ogni volta esso
m'appare, come
nuovo scoperto tesoro,
meraviglioso.
Ghirigori su ringhiere
antiche, scurite,
come pietre,
dal tempo.
Tetti aguzzi e spioventi
abbaini, mansarde
sospese, fra nubi,
nell'azzurro cielo
si da sembrare
anch'esse ricettacoli
di vite
ariose e leggere.
Sinfonia di note
che rendono te,
antica signora,
agli occhi dell'acuto,
misteriosa, amabile e bella.
Sul filo d'argento,
che scorre nelle tue viscere
scivolano come foglie morte,
i foschi pensieri
e l'alba di un nuovo giorno
mi corre incontro,
ovattato di malinconia
suadente come nebbia
radente.
Ho visto tante volte
il tuo volto eppure
ogni volta esso
m'appare, come
nuovo scoperto tesoro,
meraviglioso.
Ghirigori su ringhiere
antiche, scurite,
come pietre,
dal tempo.
Tetti aguzzi e spioventi
abbaini, mansarde
sospese, fra nubi,
nell'azzurro cielo
si da sembrare
anch'esse ricettacoli
di vite
ariose e leggere.
Sinfonia di note
che rendono te,
antica signora,
agli occhi dell'acuto,
misteriosa, amabile e bella.
Sul filo d'argento,
che scorre nelle tue viscere
scivolano come foglie morte,
i foschi pensieri
e l'alba di un nuovo giorno
mi corre incontro,
ovattato di malinconia
suadente come nebbia
radente.
Poesia scritta il 20/01/2014 - 14:37
Letta n.1083 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
bellissima poesia sulla grande e impagabile città di Parigi,che molti vedono solo con la fantasia e sognano dia ndarci.
stefano medel 23/01/2014 - 08:30
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.