Da quando
ti ho perso
non riesco più
a vedere
i colori
a distinguere
il bene
dal male
perché tutto
sembra inutile,
tutto sembra uguale...
Ho urlato il tuo nome
ogni notte
e ho cercato
i tuoi occhi
nel firmamento
delle stelle.
Ho ingoiato polvere,
ma sputato fiamme e veleno,
ho attraversato gioie
e consumato rancori,
ho scoperto
il talento
e il coraggio
ma ho esaurito tormenti.
Sempre
a piedi scalzi
ho camminato
ma quanto freddo
là fuori...
A volte
solo paura,
noia,
vuoto
e nostalgia di
quel porto sicuro
dopo che anche le rocce
più salde
alla fine han tremato.
ti ho perso
non riesco più
a vedere
i colori
a distinguere
il bene
dal male
perché tutto
sembra inutile,
tutto sembra uguale...
Ho urlato il tuo nome
ogni notte
e ho cercato
i tuoi occhi
nel firmamento
delle stelle.
Ho ingoiato polvere,
ma sputato fiamme e veleno,
ho attraversato gioie
e consumato rancori,
ho scoperto
il talento
e il coraggio
ma ho esaurito tormenti.
Sempre
a piedi scalzi
ho camminato
ma quanto freddo
là fuori...
A volte
solo paura,
noia,
vuoto
e nostalgia di
quel porto sicuro
dopo che anche le rocce
più salde
alla fine han tremato.
Papà 
come è cambiato il mondo, 
ma quanto esso ha cambiato noi
E' tutto ciò 
che sono
ma non sono più io...
Poesia scritta il 06/02/2020 - 00:03Letta n.863 volte.
                        			
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Commenti
Una bella poesia che racconta il tuo dolore,che sento e comprendo.
Grazia Giuliani  
 06/02/2020 - 18:36 --------------------------------------
Malinconica poesia,il vuoto che lasciano i genitori è  grande,farà  il tempo il resto.
Graziella Silvestri  
 06/02/2020 - 15:05 --------------------------------------
  
            
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