Seguono un filo
le formiche che
dal silenzio
scendono l'infuocato muro bianco dell'Agosto
un poco arso.
Seguono un filo
le foglie che pure ordinate vanno
tra i crespi argentei
del vivace torrente.
Un filo segna
l'orrizzonte.
Un filo curvo chiude nell'azzurro
I colori dell'arcobaleno.
Un filo strappato
rimbalza
nel silenzio.
Si attorciglia
balza in avanti
e
ancora indietro
si contorce.
Rimangono due capi
un tempo uniti
che ora immobili
si guardano
sulla stoffa grigia
Svanisce
cosí il vestito
che non posso piú finire.
le formiche che
dal silenzio
scendono l'infuocato muro bianco dell'Agosto
un poco arso.
Seguono un filo
le foglie che pure ordinate vanno
tra i crespi argentei
del vivace torrente.
Un filo segna
l'orrizzonte.
Un filo curvo chiude nell'azzurro
I colori dell'arcobaleno.
Un filo strappato
rimbalza
nel silenzio.
Si attorciglia
balza in avanti
e
ancora indietro
si contorce.
Rimangono due capi
un tempo uniti
che ora immobili
si guardano
sulla stoffa grigia
Svanisce
cosí il vestito
che non posso piú finire.
Poesia scritta il 25/02/2020 - 21:01
Letta n.816 volte.
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Commenti
Le separazioni, di qualunque tipo esse siano sono sempre dolorose. Si può solo sperare che sia il tempo a cucire quel vestito. Ciao.
santa scardino 26/02/2020 - 21:19
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Bel testo, complimenti
Mirko D. Mastro(Poeta) 26/02/2020 - 16:42
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Leggerei una dolorosa separazione improvvisa e un progetto interrotto....ma se sbaglio scusami.
Molto bella!
Un caro saluto Piccolo Fiore
Molto bella!
Un caro saluto Piccolo Fiore
Anna Maria Foglia 26/02/2020 - 15:31
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