Che non mi contraddica lei,
usurpatore di pensieri
e di cattedre malmesse!
usurpatore di pensieri
e di cattedre malmesse!
Lei che di un pregio
non se ne fa un vanto!
Lei che non interrompe
le congetture stralunate!
Che mi smentisca
e mi rimproveri, invece di ascoltar
Impettito la mia orazione!
A cosa ambisce lei
che nei suoi discorsi non
menziona che il fatto!
La finisca di far
il superbo nella sua onestà pacata!
Che lei non è il solo a dover vivere
in questa società malata!
Poesia scritta il 05/03/2014 - 14:52
Letta n.1081 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.