Distacco
Non porterò via nulla
non mi appartiene questo posto
dalla luce di ferro
posso dare ragione alla coerenza
ma non avrò mai la sottomissione dell'inchino
semmai troverò la forza per diventare coltello.
Non imparai a ferire nella stanza blu
ora di malva tinta e stinta ma a difendermi sì
e me ne andai quasi intatta.
Nelle tasche nessuna parola detta
nessuna che possa ricordare
furono solo soffi velenosi
che caddero dalle mani prima di entrarci.
Se ci furono canti di sirene a richiamarmi indietro
Mi voltai ma non successe nulla
mi predissero temporali e dita secche
ma in verità fu più dolce il mio addio
perché di questa gente che è solo sabbia
credendosi cometa rifiuterò sempre l'abbraccio
triste e folle
non mi appartiene questo posto
dalla luce di ferro
posso dare ragione alla coerenza
ma non avrò mai la sottomissione dell'inchino
semmai troverò la forza per diventare coltello.
Non imparai a ferire nella stanza blu
ora di malva tinta e stinta ma a difendermi sì
e me ne andai quasi intatta.
Nelle tasche nessuna parola detta
nessuna che possa ricordare
furono solo soffi velenosi
che caddero dalle mani prima di entrarci.
Se ci furono canti di sirene a richiamarmi indietro
Mi voltai ma non successe nulla
mi predissero temporali e dita secche
ma in verità fu più dolce il mio addio
perché di questa gente che è solo sabbia
credendosi cometa rifiuterò sempre l'abbraccio
triste e folle
Poesia scritta il 28/05/2020 - 19:00
Da Manù Cora
Letta n.787 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Molto bella, concordo con Margherita Straordinaria la chiusa
Angela Randisi 29/05/2020 - 21:03
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Un inno al coraggio ed alla denuncia
Molto brava
Complimenti
Molto brava
Complimenti
laisa azzurra 29/05/2020 - 19:02
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Una poesia bellissima con una chiusa straordinaria e condivisa...complimenti!
Margherita Pisano 29/05/2020 - 15:51
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