Scrivo per te
una lettera dal fronte.
Chissà se la leggerai
il nemico è alle porte.
Un magro rancio consumato
in fretta.
Il sangue fraterno
azzanna il bavero
della mia lisa giubba.
Avvezzo ai lamenti dei
feriti.
Memore dei compagni caduti.
La pallottola assassina
mi cerca con solerte assiduità.
Una roulette russa
si innesca ad ogni colpo.
tornerò in patria
senza una gamba
o su una sedia a rotelle.
una lettera dal fronte.
Chissà se la leggerai
il nemico è alle porte.
Un magro rancio consumato
in fretta.
Il sangue fraterno
azzanna il bavero
della mia lisa giubba.
Avvezzo ai lamenti dei
feriti.
Memore dei compagni caduti.
La pallottola assassina
mi cerca con solerte assiduità.
Una roulette russa
si innesca ad ogni colpo.
tornerò in patria
senza una gamba
o su una sedia a rotelle.
Poesia scritta il 14/06/2020 - 19:14
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Commenti
La disgrazia della guerra!poesia molto condivisa
barbara tascone 15/06/2020 - 16:43
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La guerra e le sue vittime.Buona poesia
Mirko Faes 15/06/2020 - 13:21
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una poesia che onora i caduti in guerra. Bravo.
Alberto Berrone 14/06/2020 - 23:22
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Bellissima
Quanto tristemente amara
Quanto tristemente amara
laisa azzurra 14/06/2020 - 21:24
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Lettera di un soldato che non sà come tornerà a casa dopo la guerra. Davvero molto apprezzata
MARIA ANGELA CAROSIA 14/06/2020 - 20:41
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