QUESTO PENSIERO
dal punto di vista del rispetto della
dignità lo hanno perso; è una vera e
propria violazione della legalità, che
rappresenta un fatto eticamente di
moralità.
C'è una voce che
grida dal profondo del mare,
gli da coraggio e l'invita a lottare;
è una voce che parla ai disperati,
in quelle isole lontane dove sono
carcerati.
Voce che sentono
loro soli, per redimere quella
angoscia che c'è nei loro cuori;
gli da coraggio ogni giorno, gli
toglie la tristezza che hanno
in torno.
In quella loro
sofferenza umana, diventa
musica che li accomuna; con
il rumore delle loro catene e i
canti dei gabbiani, gli ricorda
il ballo con piacere.
Quei carcerati,
che li portano all'aria aperta
con mani e piedi legati; in quel
muoversi strisciano i piedi, come
se ballassero il merengue con
piacere.
L'attività motoria
degli organi di questi carcerati,
così condannati; non è solo per
occupare il tempo, quel sorrisino
delle guardie sicuramente non
ha senso.
In questi angoli
del mondo, questo stupore c'è
dei detenuti che non ha confronto;
li portò a scoprirsi capaci tra cielo e
mare, a liberarsi delle catene e
schemi mentali.
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