Sposami
femmina d’ebano con vene d’oro.
Lascia il mantello di solitudine in mani altrui
mentre volgi lo sguardo
verso di me che mi attardo.
femmina d’ebano con vene d’oro.
Lascia il mantello di solitudine in mani altrui
mentre volgi lo sguardo
verso di me che mi attardo.
Cammina 
sui cocci di vetro rubino a piedi nudi.
Non sarà il dolore a farti freno, 
ti basterà il mio che, da molto, 
è il mio dio.
Seguimi, 
da mille secoli aspetto 
che tu raggiunga 
questa montagna infinita, 
la nostra semplice vita.
Accoglimi,
senza di te, ormai, morirò, 
non per amore o l'orgoglio, 
ma solo perché tutto 
non sarà come prima, 
senza la rima, una semplice rima.
Poesia scritta il 17/12/2020 - 18:57Da Eriot Toire 
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