Mi attendono i coniugi Arnolfini...
Sprofondato nel letto e
accerchiato da pensieri al pepe rosa
oltrepasso lo stretto di Magellano
e subito orizzonti plastificati
attirano il mio sguardo di vetro
vedo danzare donne con occhi monelli
che offrono fette di torta umide
profumate di succo Bartolini
estasiato ammiro la scenografia
e la musica sorda di campane di marmo
rimbomba sul palcoscenico dove
tecnici pagati cinque euro all’ora
preparano le luci per il concerto rock
della Pausini con la sua Solitudine
all’angolo della strada una vecchia
chiede cinquanta centesimi per predire
il posto esatto della tua prossima pisciata
prendo il primo aereo che parte per Londra
corro a Trafalgar Square dove il pino di Nelson
è caduto sulla testa di Carlo d’ Inghilterra
entro nella National Gallery dove
mi attendono i coniugi Arnolfini
estatico sto in crisi stendalliana per quasi
un’eternità ma il suono della campana di marmo
decreta la fine del quarto tempo della partita
di palla-nuoto Italia-Grecia mi risveglio
aggrovigliato allo spread sputacchio un granello
di pepe rosa mi alzo ma il sorriso di una delle donne
con occhi monelli mi segue mi attira mi illumina
non so perché mi viene in mente la Susanna di Rubens
e mi par di sentire in bocca un gusto strano
quasi di torta umida con un profumo
come un succo di Bartolini…
accerchiato da pensieri al pepe rosa
oltrepasso lo stretto di Magellano
e subito orizzonti plastificati
attirano il mio sguardo di vetro
vedo danzare donne con occhi monelli
che offrono fette di torta umide
profumate di succo Bartolini
estasiato ammiro la scenografia
e la musica sorda di campane di marmo
rimbomba sul palcoscenico dove
tecnici pagati cinque euro all’ora
preparano le luci per il concerto rock
della Pausini con la sua Solitudine
all’angolo della strada una vecchia
chiede cinquanta centesimi per predire
il posto esatto della tua prossima pisciata
prendo il primo aereo che parte per Londra
corro a Trafalgar Square dove il pino di Nelson
è caduto sulla testa di Carlo d’ Inghilterra
entro nella National Gallery dove
mi attendono i coniugi Arnolfini
estatico sto in crisi stendalliana per quasi
un’eternità ma il suono della campana di marmo
decreta la fine del quarto tempo della partita
di palla-nuoto Italia-Grecia mi risveglio
aggrovigliato allo spread sputacchio un granello
di pepe rosa mi alzo ma il sorriso di una delle donne
con occhi monelli mi segue mi attira mi illumina
non so perché mi viene in mente la Susanna di Rubens
e mi par di sentire in bocca un gusto strano
quasi di torta umida con un profumo
come un succo di Bartolini…
( agosto, 2012)
Poesia scritta il 14/01/2021 - 13:16
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Commenti
ROMEO... Bello questo tuo viaggiare e i pensieri al pepe rosa...Attento alle torte i molti dolci portano a non doverne mangiare più...ne so qualcosa io!! Ciao
mirella narducci 14/01/2021 - 21:53
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