Davanti a quella porta bianca
il bimbo reclamava la sua nascita.
L’infinita potenza della natura
lo chiamava tra i vivi
e mentre io tutto questo trasognavo
tu, dalla barella, mi prendesti per mano
e mi dicesti: stai con me.
il bimbo reclamava la sua nascita.
L’infinita potenza della natura
lo chiamava tra i vivi
e mentre io tutto questo trasognavo
tu, dalla barella, mi prendesti per mano
e mi dicesti: stai con me.
Tra sangue, grida
e le mosse arcaiche del medico
si mescolavano le nostre lacrime,
io chino su di te, tu protesa
nel tuo ruolo ancestrale.
Il miracolo ci colse
entrambi increduli,
un essere grigio e irato
irruppe nella nostra vita,
il suo pianto si confuse col nostro
e mai saremmo stati più felici.

Da Eriot Toire
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Commenti
Grazie, molto gentile Grazia.


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Un momento che si divide tra l'aspetto carnale e la grandezza dell'evento...lo hai racchiuso in poesia con tanta bellezza! 



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Grazie Anna Maria, molto gentile.


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Molto realistica e densa di emozioni questa poesia dedicata ad una nuova tanto amata vita.
Gli ultimi due versi sono splendidi!
Gli ultimi due versi sono splendidi!



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