Appena nata, ero giā accoccolata.
Tra le sue braccia, mi sentivo sprofondare.
Da bambina il suo viso volevo accarezzare.
Sulle sue ginocchia, amavo stare.
Mi facevo cullare, solo come lui sapeva fare.
Tra le sue braccia, mi sentivo sprofondare.
Da bambina il suo viso volevo accarezzare.
Sulle sue ginocchia, amavo stare.
Mi facevo cullare, solo come lui sapeva fare.
Sono cresciuta con il suo amore,
quando sorrideva, mi scoppiava il cuore.
Quella gran voglia di crescere,
poi mi creō un malessere.
Ora che son grande, mi faccio delle domande.
Appena mi scende una lacrima, tu sei lė ad asciugarmela.
L'amore di un padre č immenso, inspiegabile,
la sua protezione non č paragonabile.
Papā sei l'uomo della mia vita, spero che un giorno ti colmerō di gioia infinita.
Arriverā quel momento di lasciarlo andare,
che te ne pare...
Incrociando le dita, a colui che darā vita,
lo stesso amore calamita...salvavita!
Poesia scritta il 20/03/2021 - 11:41
Da marika cuomo
Letta n.623 volte.
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Commenti
Ah dimenticavo, simpatico il distico finale.
Alberto Berrone 20/03/2021 - 18:27
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Una bellissima poesia. Č vero, l'amore di un padre č immenso, come č stato l'amore che mi ha dato mio papā. 5*.
Ciao
Ciao
Alberto Berrone 20/03/2021 - 18:26
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