Sul ramo d'albero posata
lei, la gazza.
Mi fissa gracchiando
e con un continuo movimento del becco mi cita.
Nella mia mano ho una prugna.
Verso la gazza io la porgo
e con un cenno dico:
“Vieni, prendi la prugna!”
Lei non esita,
spicca il volo,
becca e vola via.
A quel punto esclamo:
“Sei una ladra!”
Sembra abbia capito.
Torna indietro
svolazzando sopra la mia testa,
sgancia la prugna
e con un continuo gracchiare
vola via.
Non l’ho più vista.
lei, la gazza.
Mi fissa gracchiando
e con un continuo movimento del becco mi cita.
Nella mia mano ho una prugna.
Verso la gazza io la porgo
e con un cenno dico:
“Vieni, prendi la prugna!”
Lei non esita,
spicca il volo,
becca e vola via.
A quel punto esclamo:
“Sei una ladra!”
Sembra abbia capito.
Torna indietro
svolazzando sopra la mia testa,
sgancia la prugna
e con un continuo gracchiare
vola via.
Non l’ho più vista.
Poesia scritta il 25/06/2021 - 19:21
Letta n.660 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Una gazza veramente speciale...che lasciò un ricordo per la sua risposta alquanto singolare. Bei versi.
Graziella Silvestri 27/06/2021 - 14:52
--------------------------------------
Ho sorriso... A me piacciono le gazze, ladre o meno.. Ne ho avute due, che erano come cagnolini e mangiavano coi gatti.
😊
Teresa Peluso 26/06/2021 - 17:52
--------------------------------------
Simpatica ed originale. Pollice in su per te. Ciao
santa scardino 26/06/2021 - 14:25
--------------------------------------
Complimenti
Francesco cau 26/06/2021 - 10:33
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.