L’uomo davanti alle macchinette,
sono io,
e spesso mi siedo vicino
al coffe,
e prendo qualcosa di caldo,
mi accomodo eguardo la gente
che passa affannata, trafelata;
chi corre,
chi cerca un medico,
chi ha finito,
o chiede un informazione,
qaulcuno mi sorride e
mi saluta,
scambio due chicchere,
altri mi guardano di sbieco,
io stò lì,
osservo,
guardo e capisco,
le parole e le manie della gente,
e cerco di scambiare due parole;
chi ironizza su di me,
ma io non me ne curo,
e m e n estò sulle mie,
e penso alle mie cose,
e so più di quanto la
gente crede.
sono io,
e spesso mi siedo vicino
al coffe,
e prendo qualcosa di caldo,
mi accomodo eguardo la gente
che passa affannata, trafelata;
chi corre,
chi cerca un medico,
chi ha finito,
o chiede un informazione,
qaulcuno mi sorride e
mi saluta,
scambio due chicchere,
altri mi guardano di sbieco,
io stò lì,
osservo,
guardo e capisco,
le parole e le manie della gente,
e cerco di scambiare due parole;
chi ironizza su di me,
ma io non me ne curo,
e m e n estò sulle mie,
e penso alle mie cose,
e so più di quanto la
gente crede.
Poesia scritta il 27/06/2014 - 04:38
Letta n.1124 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
C'è qualcosa di questa poesia che mu ha colpito... Bello il soggetto!
Selena T. 14/07/2014 - 14:29
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bella, scorrevole, umoristica e veritiera ... fa riflettere molto la chiusa ... complimenti!
cristina biga 28/06/2014 - 11:19
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