LA MIA DONNA IN BICI.
sella della sottile ruota,
che suono ha il suo respiro
con quella foga? Chi pensa
all'antica, non è contenta
per la fatica.
Ora pedala e 
il tutto mi sembra strano, 
che lei ha preso il volo; forse
 tra le soglie del pensiero, c'è 
 la voglia di perdere qualche 
chilo?
Quante volte le 
correvo dietro, con la paura 
di cadere e di rompersi il naso; 
ora è bello vedere il suo corpo 
muoversi con ardore, pedalando 
con vigore. 
Sentirsi 
il vento soffiare sul suo 
viso, inaspettato gli nasce 
un sorriso; vedere in bici la 
mia donna, il suo pedalare
mi incanta. 
Il pensiero è 
tutt'altro che di apprendista, 
tutti i giorni è nella pista; per 
lei la bici sono le sue ali, non 
sono sellino due ruote e due 
pedali. 
 
Mi avvolge 
un'onda di piacere, nel suo 
voler  tanto  correre veloce e 
non so che dire; sorride nella 
grazia, in quel mi piace con 
sfrontatezza.
 
Nel guardarla 
con occhi di coesione, non 
vedo  solo due ruote girare; 
condividendo gli stessi valori, 
la bici è certamente un mezzo 
sociale.
Poesia scritta il 03/09/2021 - 09:57Voto:  |  su 1 votanti  | 
	
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