È notte,
i miei taciti occhi
appassiti dal giorno
tardano nel chiudersi.
Mi alzo dal caldo giaciglio,
e scopro un mondo tutto nuovo,
dove tutto tace, e non mi par vero.
Forse è un sogno,
non vi sono schiamazzi, né urla,
nonché gli assordanti soliti rumori.
Mi affaccio alla finestra, e vedo
una luna sbarazzina che mi sorride,
rendendomi partecipe
del suo bellissimo cielo stellato;
ma come per incanto,
il silenzio viene messo a tacere
da un insolito guaire,
che mi richiama per un istante,
alla realtà di sempre;
e mentre, le mie palpebre
mi tormentano appesantite,
mi fanno cenno di andare,
per dare sollievo al mio corpo
stanco e assonnato.
i miei taciti occhi
appassiti dal giorno
tardano nel chiudersi.
Mi alzo dal caldo giaciglio,
e scopro un mondo tutto nuovo,
dove tutto tace, e non mi par vero.
Forse è un sogno,
non vi sono schiamazzi, né urla,
nonché gli assordanti soliti rumori.
Mi affaccio alla finestra, e vedo
una luna sbarazzina che mi sorride,
rendendomi partecipe
del suo bellissimo cielo stellato;
ma come per incanto,
il silenzio viene messo a tacere
da un insolito guaire,
che mi richiama per un istante,
alla realtà di sempre;
e mentre, le mie palpebre
mi tormentano appesantite,
mi fanno cenno di andare,
per dare sollievo al mio corpo
stanco e assonnato.
Poesia scritta il 14/09/2021 - 08:13
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Commenti
Io nella notte trovo finalmente, dopo una giornata piena di rumori e voci un po’ di pace per ritrovare me stessa…una bella poesia molto sentita
Anna Rossi 15/09/2021 - 02:51
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Riscoprire nella notte, quel mondo ideale, fatto di pace. Per poi vederlo di nuovo svanire. Molto bella.
Fabrizio Coccia 14/09/2021 - 14:51
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