Vita trascorsa e dispersa tra ingranaggi,
cammes, intelligenze d’artificio e alberi
dove non proteggono nidi alcuna foglia.
Amare macchine operose, gelide d’acciaio
e confondere il caldo di un attrito
col calore che pulsa e freme al tuo sospiro.
cammes, intelligenze d’artificio e alberi
dove non proteggono nidi alcuna foglia.
Amare macchine operose, gelide d’acciaio
e confondere il caldo di un attrito
col calore che pulsa e freme al tuo sospiro.
Ora in acquiescenza, come dire: Pensionato,
ti aggiri spesso attorno a quelle mura
alla ricerca di un qualcosa che non trovi
perso nel tuo niente che t’avvolge e stringe.
Una manciata di soldi dal comodino colmo
scaldano il tuo fianco, per ricordarti all’alba
il freddo resto che ti manca e non si compra.
Rimane una colpevole amarezza. Solo ora,
scoprire di aver amato in realtà l’Essenza
in quelle macchine dementi, donata per essere
Respiro da Persone orgogliose solo di riuscire.
Valori distratti, forse, come fossero scontati:
Intelligenze e lavoro, entusiasmi e delusioni
nel tempo che dimentica il suo fluire assieme,
presenti una vita intera al tuo fianco. Assente.
Poesia scritta il 03/07/2014 - 16:11
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Commenti
Quando si fa un bilancio della propria vita sembra che il peso non sia mai equo
quello che conta davvero è guardare avanti e cercare di godere al meglio di ogni attimo che la vita ancora ci regala,forse cominceremo proprio oggi a godere delle piccole cose non tralasciando niente. ciao Giampietro
quello che conta davvero è guardare avanti e cercare di godere al meglio di ogni attimo che la vita ancora ci regala,forse cominceremo proprio oggi a godere delle piccole cose non tralasciando niente. ciao Giampietro
Claretta Frau 05/07/2014 - 22:10
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