Spiragli di visioni
protette da silenti monti
che la cima offrivano
ai primi raggi
della luna...
Dormi allora
nel tuo rifugio
finché
alba nuova
non desterà il tuo cuore
E La voce del mare
giunse attraverso la brughiera
che ancor timida
pareva nascondersi
nell’incipiente inverno.
Un cordolo di canapa
legava il sentiero
che al rudere s’appoggiava
scoprendo fasciami di legna
e ciuffi d’erba umida.
Dormi allora nel tuo rifugio
finché il guardiano d’acqua
cullerà con la sua ninna nanna
il tuo ozioso sonno.
Era l’albore di bianchi e neri
nel giallo rossastro della stagione
e tutta la distesa dell’orizzonte
si mischiava al brunito scendere
in uno sprazzo d’arancio e viola.
Solo poche luci provenivano dal basso
e l’irta salita non mostrava la fine
se non nell’immaginario conosciuto
di chi la percorreva.
Dormi allora
che tutto dorme intorno
e l’alba ancor tarderà a sorgere
nell’attesa fremente
che cessi l’oblio della notte.
Antiche erano le pietre
e giovani gli umori della terra
e nel cielo baluginando
moriva il giorno
e i ricordi di ondeggianti asfodeli
si perdevano in quella brughiera
che s’offriva in vista
alla prime tempeste
lasciando che la spumosa onda
violasse l’argine.
Ogni cosa s’era acquietata nel riposo
e anche l’anima altro non anelava
che la vista di sperduti astri
incastonati negli spiragli di visioni.
Tratta da "Il mio romanticismo inglese"
stesura del 19/10/2021
Voto: | su 6 votanti |
Ho cercato di dare ritmo e armonia alle mie piccoline... per me è fondamentale.
Bellissima davvero questa tua, Poeta!
Complimenti
E' meravigliosa... si rimane col cuore incollato ai tuoi versi mentre le immagini trasportano l'anima.
Io non sono una brava commentatrice, mi faccio catturare dalle emozioni, ma sei veramente un grande poeta e scrittore.
Purtroppo io, al momento, ho un problema agli occhi che mi costringe a non stancarli, parlo dei racconti lunghi, non delle poesie, se no non sarei costretta a spezzettare la lettura.