Trascorsi sono circa quarant'anni
dacché mio padre allor si dipartì
da me e dagli altri cari.
dacché mio padre allor si dipartì
da me e dagli altri cari.
Fu tanto doloroso
che par sia stato ieri;
ed or, che sento più la sua mancanza,
vado ricomponendo nella mente
la sua fisionomia.
Mi torna chiaro il viso di mio padre,
più chiaro di quand'era ancora vivo.
Come se non l'avessi visto prima,
m'accorgo quanta sia la simiglianza
tra il mio ed il suo sguardo
e che il sorriso suo è uguale al mio.
Nel tempo che viveva
non me ne sono accorto;
ora che non c'è più,
forse rivive in me.
Chi siamo noi se non quelli che furono
e quelli che nell'avvenir saranno?
Siam fatti di materia che, nel tempo,
ritorna sempre ad essere la stessa.
Poesia scritta il 06/07/2014 - 18:25
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Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Bellissimo potersi riconoscere nei tratti del proprio padre,questo a riprova che qualcosa di loro oggi, e domani di noi, vivrà per sempre. Bella!
Claretta Frau 07/07/2014 - 20:31
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Mio padre è mancato qualche anno fa... con il passare degli anni, mi sono accorta di assomigliargli moltissimo, specie nel carrattere.
Mi hanno colpito questi versi:
Nel tempo che viveva
non me ne sono accorto;
ora che non c'è più,
forse rivive in me...
Molto bella e sentita.
Mi hanno colpito questi versi:
Nel tempo che viveva
non me ne sono accorto;
ora che non c'è più,
forse rivive in me...
Molto bella e sentita.
Paola Collura 07/07/2014 - 00:07
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L'importanza di una presenza si comprende solo con la sua assenza. Ed è un momento di verità e di crescita perché si dà il giusto valore alle persone e al loro agire che, prima avevamo dato per scontato.
Ed è anche un momento che ci mette in relazione col mistero dell'esistenza che riguarda noi stessi, come continuità con l'essere che ci ha preceduto.
Molto bella, buonanotte!
Ed è anche un momento che ci mette in relazione col mistero dell'esistenza che riguarda noi stessi, come continuità con l'essere che ci ha preceduto.
Molto bella, buonanotte!
Salvatore Linguanti 06/07/2014 - 23:46
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possono passare cent'anni la perdita di un padre non trova rassegnazione, condivido questi versi e mi rivedo bambina ,quando a 9 anni ho subito questa grave perdita...lirica molto intensa ben scitta per contenuto e forma...il mio elogio
Carla Composto 06/07/2014 - 21:40
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Davvero molto molto apprezzata questa tua bella, intensa, condivisa poesia. Anche a me manca moltissimo mio padre e spesso penso a quanto sono simile a lui (specie nel carattere).Molto musicale e scorrevole. Bravo, Giuseppe, un caro saluto, Marina
Marina Assanti 06/07/2014 - 21:16
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