Fulmini si accendono, nelle chiese
tutto tace
come un ronzio in lontananza.
Morte.
tutto tace
come un ronzio in lontananza.
Morte.
Terribili percorsi portano
alla porta ancestrale,
vecchie lance
pugnalano la terra.
Fuochi che danzano nell'abisso
corrodono il tempio
costruito con la folgore.
Uomo che entri nell'oscuro baratro,
la luce potrai trovare
alla fine della via.
E’ una spaventosa prova
di fuoco e fiamme,
accese dai soli bianchi eterei
le mille lune in avanzata.
Armature caricate di piombo
tentano di sfondare le arcane vie.
Inutile,
le mura della città d'oro
affondano in risata.
Assaltata pure
la città dal cielo.
Niente,
in dissolvenza nell'abisso.
La carne scompare,
la vita si rinnova,
la morte penetra,
il saggio silenzio sa.
La via è oscura,
le prove difficili,
le fatiche innumerevoli,
la serratura invisibile,
ma la porta si aprirà
al cospetto del sigillo.
Poesia scritta il 24/07/2014 - 09:48
Letta n.1204 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.