Adagiare
lo sguardo
sulle sagome
simili a cuori
che allo svanire
del crepuscolo
si mostrano
edera.
La notte
non l'ha riposata
eppure
porge inchino alla bianca strada.
Si affaccia
e si aggrappa
tra le ferite aride del muro.
Cicatrici lasciate
dal vento
del nord
e dall'infuocata calura.
Restare
tra
la rugiada
che muove
il verde
striato di luna.
Stringere
nelle goccie
i ricordi vivi
e buoni
del vicino sogno.
Nella bolla
gira
il giallo
e
poi il viola
al ritmo di quel silenzio
che attende il sole.
Battere di ciglio
asciugherá
l'incanto
e seguiterá
nell'aria
il sereno
per aver affidato
all'infinito
il primo ricordo del mattino.
lo sguardo
sulle sagome
simili a cuori
che allo svanire
del crepuscolo
si mostrano
edera.
La notte
non l'ha riposata
eppure
porge inchino alla bianca strada.
Si affaccia
e si aggrappa
tra le ferite aride del muro.
Cicatrici lasciate
dal vento
del nord
e dall'infuocata calura.
Restare
tra
la rugiada
che muove
il verde
striato di luna.
Stringere
nelle goccie
i ricordi vivi
e buoni
del vicino sogno.
Nella bolla
gira
il giallo
e
poi il viola
al ritmo di quel silenzio
che attende il sole.
Battere di ciglio
asciugherá
l'incanto
e seguiterá
nell'aria
il sereno
per aver affidato
all'infinito
il primo ricordo del mattino.
Poesia scritta il 06/09/2022 - 20:33
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Intimista e dal simbolismo molto ricco.
Un'edera che si personifica...
Un'edera che si personifica...
Alessia Torres 08/09/2022 - 18:53
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5*
Aquila Della Notte 07/09/2022 - 12:50
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Molto delicata, un piacere leggerti!!
Anna Cenni 07/09/2022 - 08:49
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