Stiamo correndo
verso il centro delle calamità
e, convinti d'avere una meta,
giriamo in tondo
come fa la terra -
senza accorgerci
di stare ruotando
su noi stessi.
Ad ogni passo
avverto la stanchezza
assopita e
impregnata di consapevolezza
che il sole scruta
ma non s'arresta
a guardarmi
nella sua indomabile corsa -
e immobil si desta
pescando uomini
dalla vetta degli universi
gettando l'amo
dei desideri
illudendo i pesci
d'avere una meta.
verso il centro delle calamità
e, convinti d'avere una meta,
giriamo in tondo
come fa la terra -
senza accorgerci
di stare ruotando
su noi stessi.
Ad ogni passo
avverto la stanchezza
assopita e
impregnata di consapevolezza
che il sole scruta
ma non s'arresta
a guardarmi
nella sua indomabile corsa -
e immobil si desta
pescando uomini
dalla vetta degli universi
gettando l'amo
dei desideri
illudendo i pesci
d'avere una meta.
Poesia scritta il 01/08/2014 - 18:07Letta n.1262 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Mi associo con gli altri commenti Ayesha.
I miei complimenti, scrivi bene.

I miei complimenti, scrivi bene.

Paola Collura
03/08/2014 - 10:28 --------------------------------------
grazie.. 

Ayesha Catalano
02/08/2014 - 12:22 --------------------------------------
Avere una meta significa speranza,e'bello averle,se ci tolgono quelle non ci rimane niente,bravissima Ayesha
genoveffa 2 frau
02/08/2014 - 07:49 --------------------------------------
Solo i pesci? Sei una ragazza molto sensibile e matura, perciò ben comprendo il tuo stato d'animo, ma ... guarda sempre avanti, sei solo all'inizio del sentiero. Sempre interessante leggerti, Ayesha. Brava!!! 

Marina Assanti
01/08/2014 - 21:26 --------------------------------------
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