sogno di toccarla, di renderla mia
Tra il ricordo di un tocco e un sorriso.
Nella totale armonia del molo in cui l’ebbi portata.
Tra il ricordo di un tocco e un sorriso.
Nella totale armonia del molo in cui l’ebbi portata.
L’ho baciata una sera d’inverno sotto un porticato
Non mi ha ringraziato, ha solo lasciato quell’aroma intenso
Che non si può dimenticare
Non serve un orchestra di melodiche sinfonie
Nel suo bel vestito di velluto rosso per dimenticare
Ma solo un posto dove fermarmi e pensare
Quanto io possa restare senza la bora, e
La mia Trieste.
Ascolto il mare e respiro salsedine non provo
Solitudine, questo è un addio.
Poesia scritta il 02/08/2014 - 01:58
Letta n.1052 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Versi melodiosi, molto sentiti.
Bella!
Bella!
Paola Collura 02/08/2014 - 17:23
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Struggente. Davvero apprezzata ... p.s. Sono di Trieste anch'io. Ciao, buona giornata, Marina
Marina Assanti 02/08/2014 - 13:28
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