nell’eco all’alba rimbomba
suono di passi d’anime innocenti
dentro silente pianto
fallace preghiera al cielo rivolta:
“Perché Dio all’uomo tutto perdoni?”
La mia voce in nascosti pudor tace
 manifesta un solo celato attimo
 mentre i cedri nei sacchi fermentano
 solo nei libri vi è scritta la promessa
 travisata nell’essenza e nel tempo.
 Ora troppe voci recriminano crimini e dintorni
 doveroso scavare nei ricordi
 dove perfino Dio è coinvolto
 questa Terra, sperduta nell’infinito universo
 dove la bellezza nell’aurora è diffusa in ogni alba
 mentre il fragore dell’essere nell’anima rimbomba
 silente è il pianto, vere nere lacrime sulla terra cadono.
 Non è un trionfo, tutti da Eva sono nati
 l’ombra è il regno del celato 
 mentre il sogno è la luce della speranza 
 dove non ci saranno nuovi giorni bui
 e nuovi sepolcri colmi di corpi da Caino uccisi.
 Questa e la terra dai nostri avi benedetta
 nessuno può negare questo, ora sento solo sofferenza
 siamo o no l’immagine di Dio?
 Il resto non conta, chi approfitta del libero arbitrio
 alla fine dei suoi giorni all’offeso darà ragione
 l’attimo del riscatto gli sarà negato
 confusa la sua voce tra i suoi simili
 relegata in una tomba buia senza nome
 coperta da pesante lastra di marmo
 dove nessuno lascerà un fiore ne pietra a ricordo.
Bruno Gasparri
Poesia scritta il 08/08/2014 - 18:11Voto:  |  su 8 votanti  | 
	
  
genoveffa 2 frau  
 09/08/2014 - 18:03 
Carla Composto  
 09/08/2014 - 11:01 
                        


