Uomo  … 
tu che nascesti prono
e poi ti ergesti
come fa il giunco al chetar del vento
per meglio scandagliare la brughiera
per battagliar le avverse fiere
tu che nascesti prono
e poi ti ergesti
come fa il giunco al chetar del vento
per meglio scandagliare la brughiera
per battagliar le avverse fiere
or che sei giunto all’apice di gloria
e della memore hai fatto strazio
derrata d’albagia  è l’aureola
che il capo cinge e non t’adorna.
Uomo …
tu cammini dentro il vento
come un fuscello sei alla deriva
un vortice ti prende e ti trascina
nell’oscura trama della vita.
Poesia scritta il 01/05/2023 - 19:41Letta n.576 volte.
                        			
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Commenti
Bello lo stile e pure il contenuto, scritto da mano ferma e con cipiglio di un uomo col mantello.  

Anna Cenni  
 01/05/2023 - 22:16 --------------------------------------
  
            
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