Della Vita
in cui le vincite o i colpi che hai subìti,
davanti agli occhi vedi scorrer e li confronti,
sì che vorresti con la vita chiuder conti,
tiri le somme e, mi pare assai scontato,
sia, un po’ per tutti, un bilancio mai quadrato,
ma mentre ancora gioco a scacchi la partita,
son qui a riassumer la lezione che ho capita…
Ho capito che la vita, è come anelli di catena,
e che ognuno avrà una parte ed un suo ruolo nella scena,
e ogni esasperato orgoglio, ridondante presunzione,
produrrà sol vuoto dentro oltre a’ amara frustrazione…
Che non tanto sarà il tempo a curarci le ferite,
ma dipenderà da scelte che faremo in nostre vite,
se da quella di guarire, per ricrederci e lottare,
oppur quella di tirare i remi in barca ed affondare...
Ho capito che ogni resa poi procura pentimento,
e che non esiste gioia che non diverrà rimpianto,
e che il peso d’ogni azione lo darà la conseguenza,
che non v’è certezza alcuna dietro sterile apparenza…
Ho capito l’importanza del coraggio di sbagliare,
per poi riazzerare tutto, poter crescere e imparare,
che non è difetto o colpa, ma soltanto un grande dono,
chè se di sbagliar non oso, non capisco io chi sono…
Ho capito che il rispetto, la più piccola attenzione,
e l’empatico sentire, ogni singola emozione,
qual pilastri, reggon vita e fan sempre differenza,
tutto il resto viene dopo, è un’effimera parvenza…
Ho capito che il confine della nostra libertà,
siam noi stessi se umiliamo nostre potenzialità,
e che creder di potere, è arrivar dove si vuole…
Anche solo nel Silenzio… purchè urli le parole.
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