Il gomito mancino 
sopra il tavolo
reggeva
il mento fresco di rasoio
nell’altra mano
una penna per vergare
e nell’aria
il tepore dei termosifoni.
sopra il tavolo
reggeva
il mento fresco di rasoio
nell’altra mano
una penna per vergare
e nell’aria
il tepore dei termosifoni.
La primavera 
non riusciva a subentrare
al diaccio inverno
con le innevate cime
ed il vento  
sferzando la brughiera
intimorì l’allodola
che rimase lì … dov’era.
Presto scemò il lucore
fino a fioca luce  
la penombra offuscò il tratto
così la busta 
aspersa di saliva
è lì che attende ancora
con dentro la missiva.
Poesia scritta il 05/07/2023 - 10:01Letta n.510 volte.
                        			
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Commenti
Quante volte succede di riflettere su qualcosa e non decidersi a farla...Molto bella. 

Teresa Peluso  
 06/07/2023 - 17:12 --------------------------------------
Come una ventata fresca sul viso!! Bella!! Complimenti!! 

Anna Cenni  
 05/07/2023 - 19:23 --------------------------------------
Parola per parola mi regalano un'immagine di pura contemplazione.Bravissimo  
  
  
  
  
santa scardino  
 05/07/2023 - 14:00 --------------------------------------
Una lettera che attende ancora di essere spedita e letta. 
Apprezzata molto.
Apprezzata molto.

Maria Luisa Bandiera  
 05/07/2023 - 13:53 --------------------------------------
  
            
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