Le stagioni del sole
si sono fatte brevi
nella memoria del tempo
il giardino è insecchito
ha macinato
radici rigogliose
dure a morire.
Eppure vi rivedo
con gli occhi del ricordo
in assolate giornate
corrermi incontro
percuotermi il viso
con i graffianti baci
di teneri virgulti.
Vi abbraccio
e non vi lascio andare
mentre stretti al mio petto
vi scompiglio i capelli
e vi accarezzo.
Ma il castello
consueta meta estiva
è stato abbandonato
e le mura d’intorno
sono invase dai rovi
ed anche voi presi d’affanni
da molti anni ormai
non correte nel sole
ad abbracciarmi.
La stagione è finita
e indefinibilmente stretta
al cuore avverto
mentre un tenue profumo
mi accarezza.
si sono fatte brevi
nella memoria del tempo
il giardino è insecchito
ha macinato
radici rigogliose
dure a morire.
Eppure vi rivedo
con gli occhi del ricordo
in assolate giornate
corrermi incontro
percuotermi il viso
con i graffianti baci
di teneri virgulti.
Vi abbraccio
e non vi lascio andare
mentre stretti al mio petto
vi scompiglio i capelli
e vi accarezzo.
Ma il castello
consueta meta estiva
è stato abbandonato
e le mura d’intorno
sono invase dai rovi
ed anche voi presi d’affanni
da molti anni ormai
non correte nel sole
ad abbracciarmi.
La stagione è finita
e indefinibilmente stretta
al cuore avverto
mentre un tenue profumo
mi accarezza.
Poesia scritta il 07/08/2023 - 20:39
Letta n.262 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grande poema come tutte le tue poesie.
Zio Frank Storie del gufo 08/08/2023 - 11:44
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