Innocente … tu che per 
un silenzio non 
voluto gridasti: “Aiuto!”. 
Sei colpevole di una 
nascita lontana dalla mia. 
Io mi nomino innocente 
perché seduto sulla 
comodità e limito a 
indignarmi per la 
tua sofferenza 
non volendo 
rispondere al tuo grido. 
La verità è che 
voglio vivere 
agiato e per vivere 
così io, devi 
morire tu! 
E’ una verità 
che suona amaro 
ma soltanto per te 
perché io vivo
tra mille scelte e tu, 
non puoi scegliere 
neanche tra 
vivere o morire. 
IO, DECIDO PER TE. 
IO SONO DIO! 
Non meriti di vivere 
perché io, 
non merito di morire. 
DOLORE TU, GIOIA IO! 
Questo è il verdetto. 
Sono, un magistrato di sangue. 
Sono un innocente 
dall’animo colpevole e 
tu un colpevole 
dall’animo innocente. 
Ma siamo sulla Terra, 
dove l’anima è una 
lingua morta e 
soltanto violenza e 
soldi sono la vera giustizia. 
Sei un assassino 
senza colpa. 
MUORI! Oggi 
è un giorno di 
festa perché 
la mia voglia 
di avere polvere, 
vaga ancora 
nell’immortalità. 
Sono poi ancora 
un innocente 
quando punto 
il dito su qualcuno, 
senza pensare 
che loro abbiano 
fatto la stessa 
cosa con altri, 
in passato. 
“IO SONO MEGLIO!”, 
urlo in strada, 
per cercare 
approvazione dalla gente. 
Quando non c’è 
potere, c’è ragione. 
Mi guardo intorno
perché ciò che vedo 
è anche opera mia e 
se uccido come 
faccio a sentirmi migliore? 
Le mie mani sono 
macchiate di sangue … 
NON DEVO PUNTARE 
IL DITO PER 
MOSTRARLO! 
Lavarmi le mani 
offrendo acqua a 
chi non può bere, 
è soltanto quello 
che devo fare, 
soltanto è quello, 
il mio sapone. 
Lì soltanto potrò 
dire di essere migliore, 
affidando però 
la mia voce al 
silenzio per non 
rischiare di 
diventare schiavo 
della presunzione.
Poesia scritta il 25/08/2014 - 21:57Voto:  |  su 1 votanti  | 
	
  
  
genoveffa 2 frau  
 26/08/2014 - 23:22 
Marina Assanti  
 26/08/2014 - 17:47 
Vera Lezzi  
 26/08/2014 - 14:16 
                        


