In quelle terre di confine cinte dal mar,
vanno i pianti e le lacrime 
a far compagnia 
all 'onde selvagge
Vagiti persi nel vento ,
mai uditi caduti nel deserto.
Eppur dall 'una all altra sponda,
 corron innocenti pargoli ambedue
preser il latte cantaron nenie.
Qual difetto li avversa.?
Sol  il cieco odio la terra sferza,
morde ,lacera i cuor 
senza pace ne pena.
Non piu sorrisi al sol nascente 
Cristo ha lasciato questa landa ,
Chiusi allor i verbi di cella in moschea?
Scendi santo lume
 per le menti indegne
che dall una all altra
 solo il veleno hanno
In semi.
Maggio adorna quei giardini di rose,
rossi aranci   ,
lo scacalogno rende l' aere piccante,
l' oriente si impregna dei suoi aromi.
La notte la pallida luna 
sposa la sabbia d oro
del deserto.
Quanto ancor il ciel si tingera' di fuoco
Arderan le case ?
Le madri daranno l ultimo bacio al figlio?
I tamburi di guerra
 coprono il cinguettio,
le fiamme riardon  la nuda terra.
Odi fratello?s'ode un canto lontano,
un coro d'angeli il Signor e' tornato.
Corrado cioci
Poesia scritta il 02/04/2024 - 12:22Voto:  |  su 0 votanti  | 
	
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